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Vivi auguri per me


Fiori nuovi sbocciano nel mio cuore, sono quelli che mi avete regalato voi, amici lontani e vicini, con i vostri auguri e le vostre parole che profumano di amore.
Grazie per aver addolcito questo giorno, fatto di festeggiamenti vivaci e di continua attenzione su di me.
Grazie perché il miglior regalo è un pensiero spontaneo, frutto del vostro affetto per me.


«Nel giorno in cui vorrei sparire
tutti si ricordano di me.
È strana questa cosa del mondo,
spesso va alla rovescia
rispetto a come dovrebbe andare
o forse sono io che vado al contrario.
Nel mezzo di questo turbine
si arriva sempre a un punto di unione:
io ho affrontato i festeggiamenti
e gli auguri sono arrivati a me.
Non è stato così terribile alla fine, anzi.
Grazie a tutti coloro
che per un attimo mi hanno pensato,
abbracciato, sfiorato.
Grazie di cuore.»

Alberto


Il tempo…


«Il tempo che scorre non è una novità,
ma il modo in cui scorre fa la differenza.
Non lento né veloce ma pieno deve essere,
per poterlo vivere in forme sempre diverse e nuove.
Un treno in corsa è il nostro tempo,
dove non solo la partenza e l’inizio contano,
ma soprattutto quello che sta nel mezzo,
il viaggio vero,
fatto di fermate,
soste e accelerazioni.
Un viaggio dove non si deve avere paura di fermarsi ad osservare o riflettere.
Non è vuoto il tempo preso per se stessi,
ma lo è quello in cui passivamente si va avanti.»

Alberto Palentini


«Porto il mio scritto al sito,
che in sospeso è rimasto questo tempo,
ma con me ha continuato a vivere,
osservando il mio viaggio.»


Freccia…


Bellissima l’immagine della freccia. È intrisa di velocità, precisione, millesimo di secondo nel suo scoccare, potenza, possibilità di riscatto, grande silenzio per il momento fatidico e tutti intorno con la bocca aperta per ammirare lo slancio.
Anche a me succede lo stesso: tutti se ne stanno in circolo dietro di me, ad aspettare il momento del mio volo, a guardare la partenza e a formulare ipotesi sul punto dove arriverò.
Io non voglio essere la freccia che non scocca, quella che magari cade a terra proprio nel momento in cui sta per partire, perdendo così l’occasione di lanciarsi e rimanendo lì, ai piedi di chi le ha dato fiducia, ma che ora non la considera più valida.
No, io voglio lanciarmi! Voglio essere una saetta che parte dall’arco della vita e sfreccia tra le possibilità che essa mi offre.
Non intendo rimanere chiuso nella faretra. Voglio uscire e andare a curiosare cosa succede intorno a me.

Alberto Palentini


Libro Un leone in gabbia

Tratto da “Un leone in gabbia”


Sole


«Tu sei la calda carezza sulla pelle,
l’alito caldo di un delicato bacio,
tu sei la forza della vita.
Io ti ringrazio per i tuoi raggi che accendono il cuore delle persone,
che illuminano la bellezza dei fiori,
che donano vita senza chiedere niente in cambio.»

Alberto Palentini