Tulipani rossi io farei come dono a tutte le persone presenti in sala, fiore che mi rappresenta per la sua forma e il suo colore.
Fiore con i petali leggermente chiusi si presenta, stretti stretti come se fossero in difesa di un tesoro che c’è dentro. Solo quando il fiore è maturo essi si allargano.
Come il tulipano, per anni ho tenuto chiuso in me tutto ciò che avevo dentro la mia testa e dentro il mio cuore.
Mi sentivo proprio come la gente mi vedeva.
Sciocco, stupido, timoroso delle persone.
Capite bene perché i miei petali dovevano stare chiusi, era troppo brutto ciò che nascondevo.
Finalmente però, un giorno qualcuno ha creduto in me.
Da quel momento un grande sole ha illuminato il tulipano, e i suoi petali hanno iniziato ad aprirsi.
Aprirsi alla vita.
Solo con la forza di sentirmi sostenuto da fedeli persone sono riuscito a risollevarmi.
Solo quando fedeli persone hanno mostrato di amarmi e di credere in me, anche io ho iniziato ad amarmi e a credere in me stesso.
L’amore è stato il grande motore che mi ha aiutato a fiorire.
Il colore rosso, dunque, sempre presente nella mia vita per aiutarmi ad affrontare tutte le nuove sfide che mi si presentano.
Tenete presente, però, anche un altro punto fermo della mia vita, cioè la grande speranza che in noi deve esserci sempre.
Speranza di farcela, di portare a termine un progetto, di migliorare ogni giorno di più.
Grazie a questo sono diventato la persona che vedete adesso, spero tanto di continuare a divenire una persona migliore.
A tutti voi che mi ascoltate, sono sereno nel dirvi che vi ho parlato a cuore aperto.
Forte è il messaggio che vi mando, un messaggio di speranza addolcito dalla testimonianza di chi ce l’ha fatta, come me.
Ho imparato che la persona che sono non è un abito fatto su misura per gli altri, deve essere creato giorno dopo giorno da me stesso, soltanto da me e per me.
Piacere agli altri o apparire come gli altri ci vogliono equivale a non vivere, ma solo a respirare senza senso.
Come il tulipano si apre ai raggi del sole e grazie alla fertilità della terra, io mi sono aperto alla vita e a quelle persone che mi vogliono bene per come sono, non per ciò che vogliono loro.
Non sono mai stato meglio nella mia vita. Ora che vivo con uno scopo e ho smesso di respirare solo per sopravvivere.
Non posso dimenticare l’importanza che la fede nel Signore ha avuto in questo cammino. Ad un certo punto mi sono sentito un prescelto, un ragazzo ancora molto giovane ma con una missione importante da compiere. Portare speranza a chi è intorno.
E poi che gioia ho provato nel dare soddisfazione alla mia famiglia, farli sentire orgogliosi di me e del mio cambiamento, sapere che sono sereni e non più così preoccupati per il futuro.
Grazie alla fede e all’amore per la vita ho trovato la mia strada.
La storia che vi ho raccontato è solo una parte di ciò che avrei da dire, ci vorrebbe un libro lungo quanto una vita.
Tuttavia non mi sento ancora arrivato, ho ancora tanta strada da fare e ho intenzione di continuare a migliorare.
Mi hanno sempre detto che l’importante non è la meta ma il viaggio, l’importante è ciò che provi mentre corri e non dove arrivi o cosa conquisti.
È proprio così. Mi sono sempre sentito uno sconfitto perché per colpa degli altri mi vedevo così, non riuscivo ad emergere.
Ora invece ho capito quanto mi sia servito quel periodo, quel viaggio dentro di me per far uscire la vera libera persona che sono.
Non sono ancora arrivato e forse mai arriverò alla felicità pura, ma preferisco continuare a camminare piuttosto che fermarmi.
Ricordatevi sempre di ringraziare coloro che vi sono stati accanto e coloro che hanno sempre creduto in voi, volendovi bene in maniera incondizionata.
Non a caso scrivo oggi questa mia ultima riflessione.
Un nuovo anno è iniziato, tante sono ancora le cose da fare e molti sono i progetti in atto.
Io mi sento alla fine di questo percorso personale durante il quale mi sono impegnato a raccontarvi di me e della mia vita. Ma forse proprio ora che ho finito di parlare inizia il vero momento d’oro.
Perché è il percorso che conta, non la meta.
Ora che sapete ciò che ho provato e vissuto in questi anni, nel bene e nel male, solo ora potete apprendere veramente il mio messaggio.
Ora avete orecchie e cuore per ascoltarmi, ora avete tutti gli strumenti per capire cosa vuol dire soffrire, reagire e combattere.
Rinascere, questo è ciò che mi è successo. Sono rinato nella mia stessa vita, ma con una veste nuova, con la consapevolezza di essere diverso dagli altri, ma non per questo meno meritevole di vivere.
Forse sarò più debole e più fragile, non sarò un gran esperto a parole ma ho mente e anima per dare e dire tutto ciò che ho dentro.
Coloro che mi sono sempre stati vicini sono i miei pilastri, i miei bastoni quando non ce la faccio più a camminare, e non finirò mai di ringraziarli.
Non scordatevi mai di dire grazie a tutti quelli che vi danno fiducia e che vi fanno sentire il loro bene.
Amate e datevi agli altri, solo così verrete ricambiati e sarete pieni di soddisfazione.
Grazie a voi di avermi ascoltato. Spero che questo mio messaggio di speranza e di vittoria venga da tutti voi ricordato nei momenti più bui.
Credeteci sempre e non arrendetevi mai.

Alberto Palentini

 

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