Caro piccolo lontano Alberto,
sono passati gli anni in cui credevi che la vita destinata a te fosse solo buio e silenzio, dentro alle fatiche di ogni giorno covavi rabbia e dolore, trovavi solo frustrante sbarramento che ti impediva di vivere. Ma oggi, sono dentro al cassetto dei ricordi quei momenti terribili e grondanti lacrime, sono serviti per costruire il tuo cammino un po’ in salita, sono stati i mattoni per fare la tua strada, il dolore il cemento per tenerli uniti, la paura ha dato la forza e la speranza ti ha insegnato che con piccoli passi tutte le strade sono percorribili. Dico a te piccolo che anche se diversa, la vita regala emozioni vere, anche se costa fatica raggiungerle. La fatica non è finita ma ora vedo più possibilità di luccicanti percorsi. I genitori piangono i loro dolori ancora, ma negli occhi ora hanno la certezza che Alberto è un essere degno di amore. Sono cresciuto con rabbia, ora vivo con calma con pochi, solidi ma importanti obiettivi. Desidero dirti che non posso dimenticare ciò che sei stato, ma posso proseguire con te sulle spalle, perchè è forse grazie a te se oggi sono più libero.
Grazie piccolo.
Alberto capitano quasi uomo.

Alberto Palentini

 

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