La mia infanzia possiede un sapore, è come un limone non maturo che a contatto con la lingua fa strizzare i luccicanti occhi, stringere le mani senza sentire niente altro che incessante bruciore.
Lineamenti netti, lontani, ha la mia infanzia, ma sempre viva nella memoria resta quella pagina che ha anche il colore nero della notte senza stelle.
Ho il ricordo chiaro di un bambino chiuso dentro al suo stesso corpo, chiuso nel silenzio di ore, dove le uniche parole venivano rigettate dal mio corpo come urli insignificanti ma carichi di dolore…

Alberto Palentini

 

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