Il cielo cambia, molto più grigio e scuro appare.
La luce splende in modo diverso,
lentamente diventa più fioca,
più leggera, più debole.
Le piante finiscono il loro ciclo,
hanno smesso di donare i loro frutti e sempre più di un giallo acceso si tingono.
Restano tra noi ancora per poco gli animali,
alcuni si preparano al letargo,
gli uccelli si radunano numerosi per migrare.
È la fine dell’estate che ci regala questi cambiamenti.
È la fine dell’estate che spesso si accompagna a tristi sguardi delle persone:
finiscono le ferie, ricominciano le scuole, si torna al lavoro.
Su questo io rifletto e penso che troppo spesso gli uomini sbagliano a impostare la loro vita con i ritmi frenetici dell’autunno e dell’inverno,
tirando la corda fino a potersi riposare di nuovo in estate.
Dico che dalla natura dovremmo imparare, procedendo con ritmi più lenti,
più quieti, gustando il tepore delle nostre case, lasciando fuori freddo e gelo.
Dei mesi più tranquilli dovrebbero essere questi,
destinati a dare più spazio ai nostri silenzi,
ai nostri affetti e alle nostre riflessioni.
Un’altra estate arriverà e con essa gusteremo nuove sensazioni.
Per ora, intanto, mi preparo a vivere questi mesi,
seguendo il ciclo naturale della vita e costruendo nuovi obiettivi da realizzare.

Alberto Palentini