Il valore della Libertà…

 


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Io porto in me molti significati rispetto alla parola libertà, alcuni fervono nella mia mente derivanti da insegnamenti scolastici, altri sono frutto dell’influenza di altre persone.
Sento però che un altro valore ha per me questa parola, io esterno il valore della libertà in modi diversi da tutti gli altri.
Il potere di essere liberi non è certo nella possibilità di fare ciò che si vuole, io perderei il mio diritto alla libertà subito.
Per fregare i miei limiti io ho trovato un nuovo modo di essere libero, ho preso possesso delle mie parole e le ho usate per esprimermi, al di là di ogni vincolo.
Il potere pregnante di gridare i miei sogni, i miei desideri, prestando la mia mente al servizio del mio corpo mi fa sentire libero, in volo, aria pura.
Poter tramandare ciò che si vuole è libertà. Il piano in questione non è più fisico, motorio, corporale, ma mentale, intellegibile, etereo.
Perde forza la materia e ne acquista la mente. Per decenni i popoli hanno cercato la libertà di pensiero e di parola e mai mi sono sentito tanto d’ accordo con un ideale.
Io sono libero dentro di me, padrone del mio destino, parte della natura.
La mia essenza non sarà mai schiava.

tratto da “Un leone in gabbia”

 

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1 commento

  1. Carissimo Alberto,
    sono Elena, ci siamo conosciuti da Lorenza e Luigi alla fattoria Dindarello.
    Te l’ho detto quel giorno di persona, ma ora te lo ripeto: il tuo libro, le tue parole, le tue riflessioni, mi hanno toccato il cuore.
    In un mondo, in una società, dove si è chiamati a vivere in superfice, di fretta, sempre attenti all’esteriorità delle cose, è raro riuscire a trovare persone che scendano in profondità, che rivelino la propria interiorità, i propri desideri, le proprie paure….
    Io e mio marito Roberto ci riteniamo molto fortunati perchè, grazie anche al cammino spirituale inizato nel 2007 di ritorno da Medugorje, il Signore ci ha posto accanto tanti amici con cui poter parlare, crescere e confrontarsi; con i quali possiamo essere noi stessi, aprirci a 360 gradi.
    Non mancano mai, ora, momenti di ritrovo all’insegna della condivisione e nei nostri discorsi Gesù e Maria hanno dimora stabile!
    Penso che la scrittura abbia in sè una libertà speciale….molto spesso non riusciamo a dire tutto ciò che pensiamo, che proviamo soprattutto, verbalmente. Ed allora ecco….un foglio di carta bianca ed una penna….e tutto prende forma.
    Libertà….
    termine usato e sfruttato, a volte anche indebitamente, da tante persone, in tanti contesti…
    Ma ci si è mai chiesti realmente cosa si intenda per libertà e soprattutto cosa intendesse Gesù quando ne parlava alle folle, quando ne parla tutt’oggi a noi?
    Per quanto mi riguarda, ho dovuto confrontarmi ogni giorno, da marzo ad oggi, con la mancanza di libertà….
    confronto che mi chiamava (e chiama anche ora, quotidianamente) a superare lo scoglio, ad andare oltre, ad assaporare, forse, anche se solo per pochi istanti, quella libertà di cui parlava anche Gesù…
    la malattia, la sofferenza, di primo impatto ti fanno sentire diversa, isolata… sembra di osservare le persone da una finestra, di vedere la vita scorrere…di annaspare in cerca di un respiro che tarda ad arrivare…
    poi la parola, quella giusta, in un libro, in un brano della Sacra Bibbia, da una persona amica…e tutto trovava posto, equilibrio, senso…
    Ho dovuto spogliarmi di tanti legami che non risconoscevo come tali.
    Con alcuni è stato facile, con altri meno.
    Ho dovuto scoprire la libertà di lasciami amare…..
    Ho dovuto superare la prigionia del corpo….quando ti rendi conto che non è più tuo (ma lo è mai stato realmente?), quando subisce reazioni ed effetti che non sono da te voluti, quando sembra voltarti le spalle….ma tu continui a viverci dentro.
    Quando avresti mille desideri, mille progetti, ma davvero non hai le forze…
    Ecco, in ogni istante sei chiamata a superare la grata, a dare un senso a quello che stai vivendo…
    E poi, alzi lo sguardo e vedi Lei, Maria, che ti sussurra “non temere, io sono con te, solo abbi fede ed abbandonati in mio Figlio”…
    Già! L’abbandono…è proprio in esso che si trova la vera libertà.
    Che è in perfetta antitesi con la libertà di fare di testa mia, ma che, tra lacerazioni e lacrime, mi fa respirare la pace, la Sua pace…
    Quante volte ho dovuto leggere con Roberto l’atto di abbandono prima di ogni visita, prima di ogni medicazione, prima di ogni brutta notizia….con la grande differenza che lui riusciva a metterlo in pratica (a dire il vero da sempre) ed io ….
    La libertà vera per me è proprio abbandonarsi nelle Sue braccia….certi che la Sua volontà è il meglio per noi….
    il nostro compito è dare il giusto peso alle cose “del mondo”, a superare le categorie imposte, a lavorare dentro di noi per togliere tutti i veli che ci impediscono la visuale ed arrivare a guardarci con gli occhi di Dio, con gli occhi dell’amore…
    Ed allora concludo con un bellissimo passo di Don Tonino Bello che poi è una preghiera:
    “Santa Maria, donna obbediente, aiutaci a capire che solo nella Sua volontà possiamo trovare la pace. E anche quando Egli ci provoca a saltare nel buio per poterlo raggiungere, liberaci dalle vertigini del vuoto e donaci la certezza che chi obbedisce al Signore non si schianta al suolo, come in un pericoloso spettacolo senza rete, ma cade sempre nelle Sue braccia”

    Un abbraccio da condividere con Francesco e i tuoi genitori.

    Elena (e Roberto…che essendo, come coppia, un NOI è sempre con me!)

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