Gli abbracci guaritori sono stati quelli della Chiesa, quelli ricevuti dal rapporto col Signore.
Quando mi sono approcciato alla religione, ero scettico, avevo paura di non riuscire nemmeno a pregare e a sentire quell’emozione particolare che sentono i credenti, quella splendida sensazione che si chiama fede.
Ho avuto la fortuna di sentire fin da subito l’abbraccio di Dio, il calore del suo amore e la forza della sua mano.
Quegli abbracci così dolci e lievi non mi hanno mai dato emozioni difficili da gestire, riuscivo a farmi abbracciare dall’alto senza scappare via come sempre.
Come se avessi uno strappo nel cuore, l’amore di Dio l’ha ricucito e risanato.
Ai suoi abbracci leggeri io non mi sono mai negato, io non mi sono mai sentito obbligato a rispondere o a dare qualcosa in cambio.
Il Signore sa che se non sono disposto a ricambiare non lo faccio.
Lui mi capisce e mi comprende. Ed è sempre disposto ad accogliermi quando ritorno da Lui.
I suoi abbracci mi hanno dato la forza per uscire dal mio duro e corazzato guscio, mi hanno spinto verso l’uscita e mi hanno regalato il coraggio per farvi capolino.

Alberto Palentini

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tratto da “Un leone in gabbia”
 

 


 

Grazie, Papa Francesco.

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