Categoria: Poesie

Santo Natale


Naviga il mio pensiero tra luci scintillanti,
riflettenti gli sguardi affascinati dei bambini.
Educo il mio volto alla gioia portando un velo sulle amarezze della vita,
sulle ingiustizie della società.
Il Natale è in arrivo, e con esso arrivano anche i sogni,
le speranze e il desiderio di amore che accomuna tutti,
grandi e piccini.
Porto una preghiera nel mio cuore,
per onorare il Nostro Signore,
e per augurare a tutti di passare un Natale di amore.
Basta poco per trovare la felicità.
Basta un sorriso, un abbraccio, una stretta di mano, una carezza.
Basta voler bene,
o almeno imparare a farlo.
Auguri,

Alberto Palentini


Santo Natale



POESIA DI NATALE

«Ho creduto per anni a Babbo Natale,
con grande entusiasmo aspettavo il suo arrivo
e il mio cuore di bambino adorava quel momento.
Ora, che sono cresciuto, so con certezza che Babbo Natale esiste.
È il sorriso di un amico, l’abbraccio di un fratello,
una parola rispettosa da chi incontri in giro,
la caduta dei pregiudizi da parte di chi non ti conosce.
In tutti noi vive quest’uomo dolce con la sua sacca piena di doni.
L’importante è capirlo, scoprirlo,
mostrarlo e grandemente custodirlo nei nostri cuori,
affinchè tutti imparino a donare e anche ad apprezzare ciò che viene donato.
La magia del Natale è questa, che unisce tutti, credenti e atei, adulti e bambini.
Dentro ogni nostro giorno sarebbe bello che ci fosse… il 25 dicembre.»

Alberto Palentini



AUGURI DI NATALE

Il bianco cielo del Natale attenua i dolori e le oscurità della gente,
fa scendere candida neve che come fiocchi di ovatta
cura le ferite di chi soffre e sanguina tristezza.
Tranquilli e soffici rende i rumori del traffico
e quelli feroci che ci portiamo dentro nei momenti di paura.
Un lieto, candido Natale auguro a tutti;
che questa festa cancelli solitudine e dolore,
come la neve cancella ogni traccia.
Un augurio caloroso.

Alberto


“Colori d’Autunno…”

 


Il cielo cambia, molto più grigio e scuro appare.
La luce splende in modo diverso,
lentamente diventa più fioca,
più leggera, più debole.
Le piante finiscono il loro ciclo,
hanno smesso di donare i loro frutti e sempre più di un giallo acceso si tingono.
Restano tra noi ancora per poco gli animali,
alcuni si preparano al letargo,
gli uccelli si radunano numerosi per migrare.
È la fine dell’estate che ci regala questi cambiamenti.
È la fine dell’estate che spesso si accompagna a tristi sguardi delle persone:
finiscono le ferie, ricominciano le scuole, si torna al lavoro.
Su questo io rifletto e penso che troppo spesso gli uomini sbagliano a impostare la loro vita con i ritmi frenetici dell’autunno e dell’inverno,
tirando la corda fino a potersi riposare di nuovo in estate.
Dico che dalla natura dovremmo imparare, procedendo con ritmi più lenti,
più quieti, gustando il tepore delle nostre case, lasciando fuori freddo e gelo.
Dei mesi più tranquilli dovrebbero essere questi,
destinati a dare più spazio ai nostri silenzi,
ai nostri affetti e alle nostre riflessioni.
Un’altra estate arriverà e con essa gusteremo nuove sensazioni.
Per ora, intanto, mi preparo a vivere questi mesi,
seguendo il ciclo naturale della vita e costruendo nuovi obiettivi da realizzare.

Alberto Palentini

 


“Non ti scordar di me”

 


Io molta cura e attenzioni rivolgo ai ”Non ti scordar di me” del mio giardino.
Sono molto belli, ma so che delicati e fragili sono i loro petali,
un niente potrebbe distruggerli e rovinarli.
Io ho colto pochi di questi fiori,
perché la paura che poi non ricrescano è sempre troppo grande.
Li ho colti per donarli a poche e speciali persone,
quelle stesse persone che mi hanno aiutato a farli crescere.
Esse sono importanti punti fermi della mia vita,
per me sarebbe grande il desiderio di farmi ricordare da loro.
Credo, infatti, che la vittoria più grande per un essere umano sia di farsi ricordare,
di lasciare un segno forte e indelebile nella mente degli altri.
Solo in questo modo può gettare i semi dei suoi “Non ti scordar di me”
nel giardino segreto di altri, ed essere certo che anche lì crescano rigogliosi.

Alberto Palentini

 


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