Grazie, Papa Francesco



In viaggio … con la valigia di emozioni

Un viaggio memorabile mi stava aspettando,
un viaggio potentemente ricco di emozioni.
Nell’attesa della partenza, un pensiero mi premeva,
cioè tenere a bada la mia agitazione per
cercare di mostrare al Papa il meglio di me.
Questo unico desiderio ho messo in valigia,
tutto il resto era superfluo.
Un viaggio anche dentro me stesso è stato,
il mio spirito era pronto
a incontrare il sommo rappresentante di Dio in terra.
In stazione teso mi son sentito,
ma il treno non l’ho fatto partire senza di me.
E son salito, con la mia valigia di emozioni.

 



Arrivo a Roma e attesa … per l’incontro

Terra misteriosa, quella di Roma.
Troppe morti di soldati ha visto in passato.
Troppo sangue è stato versato e assorbito in passato.
Tutto questo ancora si avverte non appena si scende dal treno.
Terra che troppa voglia di rinascita ha avuto per essere uguale agli altri.
Potente religione è da sempre il suo punto fermo,
la sua ancora di salvezza.
Forse proprio la fede che riempie
i cuori della gente e ogni stanza dei suoi alberghi,
è ciò che la rende più luminosa e viva.
Aria calda si respira,
carica di preghiera e di attesa per l’incontro con Papa Francesco.

 



In cammino verso Santa Marta…

Un animo umile ho cercato di tenere
durante il cammino verso Santa Marta.
Ho cercato di spogliarmi dei pensieri inutili,
di quelli agitati che avrebbero potuto intrappolarmi.
Uno spirito libero volevo avere,
che fosse in grado di toccare quello di Papa Francesco,
anche solo per un attimo.
Pregavo quella mattina,
felice di condividere questo momento magico con la mia famiglia.

 



… minuscola pedina nel mondo.

Un posto immenso è il vaticano.
Piccolo ti senti, minuscola pedina nel mondo,
piccola parte di ciò in cui vivi.
Portare il mio piccolo corpo lì dentro è stata una vera emozione.
Privilegiato mi sono sentito,
scelto tra molti ma non perché sono migliore,
bensì per portare il messaggio di Dio a tutti,
grazie a questa esperienza.
Serie guardie ci hanno accolto,
attente ad eliminare ogni pericolo.
Quasi senza fiato ero davanti alla chiesa.
Tutti i pensieri si sono annullati,
nascosti dai battiti accelerati del mio cuore.

 



… tremendamente unico.

Partecipare alla messa di Papa Francesco è tremendamente unico.
Potenti sono state le sue parole,
che come pietre preziose sgorgavano dalla sua bocca.
Pietre essenziali per innalzare e fortificare il muro della mia fede,
che ora è ancora più forte e solido, resistente e duraturo.
Insegnamenti vitali che mai dimenticherò,
portando per sempre il ricordo di un umile uomo,
pronto a servire Dio e la chiesa.
Dall’altare ho potuto osservarlo,
servirlo e accompagnarlo durante la celebrazione.
Mi ha dato questa possibilità e con essa mi è giunto chiaro il messaggio
che tutti uguali siamo agli occhi di Dio,
non esiste nessuna differenza.
Papa Francesco manda costantemente questo messaggio,
perché lui stesso si mette al pari di tutti noi,
con molta umiltà.

 



Protetto … tra le Sue braccia.

Tutta l’emozione del mondo non basterebbe a descrivere la gioia,
la commozione, il calore dell’abbraccio del Papa.
Protetto mi sono sentito tra le sue braccia,
avvolto da un calore ineguagliabile.
Niente e nessuno avrebbe potuto farmi del male.
Il figlio suo ero in quel momento e so che questo rimarrà sempre così.
Le sue parole hanno accarezzato il mio cuore,
i suoi occhi mi hanno infuso speranza.
Tutto questo per sempre resterà custodito nella mia mente,
come scolpito su pietra.

 



Passeggiando tra le vie …

Respiro di libertà era il mio, passeggiando tra le vie di Roma.
Con animo allegro e colmo di gioia ho potuto osservare le strade, i palazzi,
le colline, ma soprattutto san Pietro, gigantesco e magnifico.
Parte vera del mondo mi sono sentito a Roma,
ma soprattutto mi sono sentito parte dei cittadini
e dei pellegrini che da sempre lì accorrono numerosi.
Amore ho sentito negli occhi delle persone che incontravo.
Solidarietà e comune destino ho avvertito nei loro sguardi.
Fede e molta preghiera c’erano in tutti i loro cuori.
È anche questo che arricchisce Roma, viva città.
Segno indelebile ha lasciato nel mio cuore.

 



Un grande bagaglio … nel mio cuore.

Il ritorno avrebbe dovuto essere una certezza per me,
poiché a casa me ne sarei tornato.
Invece con un velo di tristezza mi sono preparato per partire.
Tristezza per lasciare questa bella città e i suoi cittadini carichi di fede.
Tristezza perché dal fantastico Papa dovevo allontanarmi,
non sapendo se e quando l’avrei rivisto.
Un grande bagaglio però si recava nel mio cuore.
Un bagaglio che sempre custodirò.

 



Grazie, Papa Francesco.

A casa ho portato un bellissimo tesoro,
fatto di immagini, emozioni.
Un ricordo che posso condividere con la mia famiglia,
e di questo li ringrazio tanto.
Porto dentro di un carico di emozioni positive,
che mi riempiono il cuore di gioia.
L’incontro con il Papa mi ha cambiato,
mi ha fatto capire quanta bontà esiste nel mondo,
mi ha convinto che la speranza esiste.
Un buon insegnamento ho avuto,
che mi ha placato l’animo e la mente.
Proprio questa calma, che a me difficilmente appartiene,
la vorrei stringere forte e tenere stretta dentro di me.
La vorrei portare agli altri,
molto unita al messaggio di fede che ho ricevuto.
Un uomo nuovo mi sento, migliore.
Grazie, Papa Francesco.

.

Alberto Palentini

 


4 commenti

  1. Grazie Alberto per le bellissime foto.E’ stato commovente leggere le tue parole..il tuo animo.. carico di sensibilità.Grazie.Fabrizia

  2. …….un incontro così si porta nel cuore x tutta la vita………Beato Te!!!!!!
    Ciao.
    amatori

    27/1

  3. Grazie Alberto per avermi fatta partecipe delle tue emozioni.
    Farò tesoro dei tuoi pensieri,
    mi sembra di aver incontrato anch’io il Papa.
    Grazie
    Maurizia

  4. Grazie ancora Alberto.

    In questo blog le omelie di Papa Francesco
    durante le messe a Santa Marta.

    Dal sito : ilsismografo.blogspot.it

    Messa del Papa. Cappella dello Spirito Santo,
    Domus Sanctae Marthae
    Omelie 2014
    DEL MESE DI GENNAIO
    I martiri dei nostri peccati (31 gennaio 2014)
    Nessuna dicotomia tra Cristo e la Chiesa (30 gennaio 2014)
    La preghiera di lode (28 gennaio 2014)
    Quando i sacerdoti non fanno notizia (27 gennaio 2014)
    Come si fa il dialogo (24 gennaio 2014)
    Cuori liberi da invidie e gelosie (23 gennaio 2014)
    Dio sceglie i piccoli (21 gennaio 2014)
    Il Dio delle sorprese (20 gennaio 2014)
    Così fan tutti (17 gennaio 2014)
    Per un esame di coscienza (16 genniao 2014)
    Quattro modelli (14 gennaio 2014)
    Un amore artigianale (13 gennaio 2014)
    Come dev’essere il prete (11 dicembre 2014)
    Il credo dei pappagalli (10 gennaio 2014)
    L’amore non è una telenovela (9 gennaio 2014)
    Se il cuore è come un mercato (7 gennaio 2014)
    ***
    http://ilsismografo.blogspot.it/
    (a cura Redazione “Il sismografo”)

    Cappella dello Spirito Santo (Santa Marta)

    Saluti da Giuliano & Isa

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